Nasce dalla volontà di Barbara e Gian Luca di ridare nuova vita e funzionalità ad una struttura che, per molti anni, è stata utilizzata come deposito delle corriere di linea, collegando Morbello alla vicina Acqui Terme passando per le vicine Grognardo e Visone.
Si tratta di un vero e proprio open space dotato di ogni comfort finemente arredato in stile shabby chic, composto da un ampio salone e da due camere matrimoniali con servizi annessi.
Un luogo unico per riposare in pieno relax, ma soprattutto un punto di partenza per passeggiate ed escursioni naturalistiche nel verde dei boschi e delle radure dell’Appennino Ligure Piemontese, sia a piedi che in mountain bike ed e-bike.
Una dimora provenzale nel cuore del Monferrato
Siamo nell’alto Monferrato, ai confini tra il Piemonte e la Liguria, il cui nome, Morbello, ci piace credere legato a una lunghissima leggenda e alla dolce versione di Amor Bello.
In questo paesino ricco di storia e bellezze naturali troviamo la dimora estiva La Rosa Bianca dove Barbara, con suo marito Gian Luca e il contributo dell’esperienza e creatività dell’architetto Giuliana Roveglia Bruno, ha saputo trasformare un sogno in realtà.
L’abitazione deve il suo nome alla passione della padrona di casa per le rose Alba: fiori bianchi simbolo di purezza, fascino e innocenza che si possono apprezzare in vari punti dell’abitazione e alla quale conferiscono eleganza e raffinatezza.
L'artigianato italiano racchiuso in un angolo
Una volta entrati è il salotto ad accoglierci, con l’angolo denominato delle oche, dove la presenza di due papere in ceramica fa da testimone all’eccellenza dell’artigianato italiano.
Il fil rouge: le ceramiche
A lato del divano, in una credenza con piattaia in legno massello, sono esposti piatti in porcellana di pregiata manifattura, anch’essi con decori floreali.
L’uso delle ceramiche è il fil rouge tramite il quale dialogano tutte le stanze della casa. Dagli animali campestri ai personaggi di fantasia, passando per veri e propri elementi d’arredo come il bastone della lampada o i piatti esposti in salotto.
Grandi occasioni in stile provenzale
Dalla zona pranzo è visibile la cucina, separata dalla prima da un mobile restaurato laccato alla provenzale, utilizzato per contenere i servizi di famiglia riservati alle grandi occasioni.
Il tavolo della zona pranzo, preparato con cura ed eleganza in occasione dei festeggiamenti per gli ottanta anni della nonna di Barbara, rispecchia l’attenzione e la cura che i proprietari riservano sempre ai loro ospiti: complementi perfettamente in accordo fra di loro come candelieri e vasi in argento la cui luminosità è accentuata dalla luce proveniente dal grande lampadario a sospensione.
Una collezione di ricordi
Dall’open space sono accessibili le due zone notte, in continuità con l’area giorno per tonalità e stile, entrambe dotate di disimpegno e bagno.
Alla prima si accede attraverso un piccolo corridoio dove sono collocati il divanetto ispirato alle méridienne imperiali e la collezione dei cappelli di paglia della padrona di casa, ricordo dei suoi frequenti viaggi in Costa Azzurra e in Provenza. Originale è il piccolo bagno impreziosito da un separé in legno dipinto con ovali, insieme a uno specchio antico e una tenda in garza di lino che lascia filtrare la luce.
Il bagno è curato in ogni dettaglio, dando valore ai numerosi porta profumi così come ai preziosi vetri di Murano.
Protagonista è l’antica specchiera di metà Ottocento, decorata con una ricca cimasa in legno finemente intagliata e dorata a foglia d’oro con sezioni laterali che arricchiscono lo specchio al mercurio.
L'Ottocento incontra il Shabby Chic
La camera da letto si caratterizza per un matrimoniale dall’elaborata testata in legno sbiancato. Una piccola cassapanca con un’elegante lavorazione capitonné è stata collocata ai piedi del letto ed espone un antico violino nella sua custodia originale. In questa prima area dominano i toni del celeste sul bianco, richiamo particolare allo stile gustaviano.
La seconda zona notte è speculare alla prima, ma si differenzia per i dettagli: domina infatti il bianco, mentre all’azzurro si aggiunge l’oro dei dettagli dei mobili.
Il disimpegno è arredato con una credenza shabby chic bianca ravvivata da un antico vaso cinese in porcellana e da un quadro a olio di fine Ottocento.